News / Addio pace per l'Aronte

27 Novembre 2019

In Consiglio comunale di Massa, in data 26 novembre 2019, sono state discusse le osservazioni al piano di classificazione acustica che affronta, fra le sue pagine, anche l'area che circonda il Rifugio Aronte, nei pressi di Cava Piastramarina (una delle cave di prossima riapertura).
Un rifugio nato per aiutare i viandanti che passavano sulle Alpi, di proprietà del Club Alpino Italiano Sezione Ligure dal 1902; luogo in cui ha trovato riparo anche un giovane Enrico Fermi.

Quel rifugio dalla classe acustica 1 (classe in cui rientrano "le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione") è stato "spostato" dal Consiglio comunale (a onor del vero grazie al voto della sola maggioranza di centro destra) in classe acustica 6 ("le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi").
Il motivo? La riapertura, futura, di cava Piastramarina. Insomma, meglio una cava domani, che un rifugio oggi...

"Il Bivacco Aronte - spiega il Cai di Massa, che ne ha da decine di anni il comodato d'uso - è all'interno di un'area in Zona protezione speciale, all'interno di un mappale che non è agro marmifero e nonostante questo si fa finta di niente, ci si gira dall'altra parte. L'art 5 del regolamento 2/2 del 2014 al comma 5 cita, senza mezzi termini, che le aree “prettamente naturalistica”, in particolare le aree SIC e ZPS, debbano essere classificate in classe I.
Essendo poi il Bivacco Aronte in area non estrattiva si esclude anche l'intervento del 6 comma del medesimo articolo. Nonostante quindi un regolamento regionale chiaro, si opta per non proteggere le aree di protezione naturale. Ognuno quindi, anche in questo caso, si prenderà la sua responsabilità".